Eterotopie Dissidenti
By: Pleasure House 19-12-2020

Esistono spazi, intesi come luoghi reali, la cui particolare caratteristica è di essere connessi a tutti gli altri spazi, strutturati come spazi definiti, in modo tale da riflettere, sospendere o invertire l’insieme dei rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano. Utopie situate in relazione a tutti gli altri spazi, luoghi aperti su altri luoghi, la cui funzione è di far comunicare tra loro questi spazi. Questo concetto viene espresso con il termine di “eterotopia”, ed è il nome che i nostri amici di Firenze hanno scelto per il loro progetto artistico dissidente.
Eterotopia perché ci si trova in un “luogo non luogo”, o meglio ancora, un non luogo situato, ma riconosciuto. Eterotopia perché crea una rete di connessioni in continua e costante crescita, fisicamente e concettualmente, il cui movimento nasce dal crescere assieme, lavorando su sé stessi attraverso le altre persone.
Lo spazio, in questo progetto, gioca un ruolo fondamentale.
L’idea dei giovani fiorentini affonda le radici in una necessità remota, comune tra gli artisti della città: Firenze è cambiata, addirittura la vera periferia è diventata il centro, così stupendo e meraviglioso ma in fin dei conti vuoto, rimasto attrazione turistica per troppo tempo, oramai ne sta assumendo le fattezze. Firenze è cambiata e la gente ha qualcosa di profondo da dire.
I giovani, gli artisti, il cuore della storica città toscana sentono un bisogno, il bisogno di comunicare, di trasmettere arte condita da umanità e compartecipazione, avere un proprio ruolo, un proprio posto, una rete aperta a proposte e collaborazioni.
Sulla falsa riga di quanto appena detto nasce il primo progetto della realtà di Eterotopie Dissidenti, il cui titolo riassume concettualmente i bisogni dei fautori di un movimento che giorno dopo giorno, va sempre più espandendosi: “Residenza d’Artista”, ovvero la riappropriazione e ricostruzione di uno spazio fisico e concettuale, reso proprio dall’artista che vi abita e partecipa, citando direttamente dal loro sito.
Le circostanze sanitarie degli ultimi mesi, tra gli svariati danni che hanno causato, hanno obbligato lo storico hotel Torre Guelfa, situato nel centro della città, a chiudere le porte ai visitatori. Il cambiamento conseguente ha, tra le altre cose, liberato degli spazi, reso disponibile un potenziale “non-luogo” dove poter lavorare, creare e comunicare. Le circostanze sanitarie degli ultimi mesi, tra gli svariati danni che hanno causato, hanno obbligato lo storico hotel Torre Guelfa, situato nel centro della città, a chiudere le porte ai visitatori. Il cambiamento conseguente ha, tra le altre cose, liberato degli spazi, reso disponibile un potenziale “non-luogo” dove poter lavorare, creare e comunicare.
Inclusività e accessibilità sono le parole d’ordine di coloro il cui obbiettivo è di smuovere la quotidianità sociale attraverso l’arte, ottenere un riscatto per quella che sta diventando, o forse oramai è del tutto, una città cartolina. Il dissidente è colui che professa idee contrastanti con quelle della maggioranza, e citando direttamente il manifesto di Eterotopie, “nell’intorno il vero è un momento del falso: nella nostra esistenza nell’intorno ci proponiamo come portatori di falsità”; si propongono come dissidenti pronti a combattere con armi anti convenzionali per poter proporre contenuti diversi da quelli normalmente proposti dal turismo, il turismo di una città a impatto meravigliosa, ma che secondo i nostri amici ha molto di più da offrire rispetto a ciò che superficialmente si può vedere.
Ora immaginate di essere un* giovane artista, di qualunque genere, di qualunque natura. Custodite la vostra arte non gelosamente, ma in effetti non sapreste come condividerla con il resto del mondo, con chi sarebbe pronto a prestarvi occhi e orecchie. Incontrate nel vostro percorso di vita una realtà giovane, dinamica e interconnessa, la cui proposta sociale, attraverso assemblee numerose e organizzate, vi presenta una rete aperta, una comunicazione fluida.
Incontrate dei nomadi dell’arte: musica, foto, danza, design ognuno libero e al contempo organizzato, ciascuno con un proprio referente per eliminare ogni vostro dubbio. Avete trovato il vostro luogo di destinazione, potete esporre
la vostra arte, elaborare pensieri basati sull’esperienza.
Avete trovato Eterotopie Dissidenti.
Arte non finalizzata al solo scopo di fare arte, ma arte per smuovere, comunicare, svegliare e lasciare qualcosa a chi la incontra. Arte per rendere consapevoli. Arte per abbattere i tabù.
Confrontandoci con i ragazzi e le ragazze di Eterotopie, noi della Pleasure House abbiamo trovato più di un motivo per sentirci vicini al loro progetto e ai loro ideali e valori. Vogliamo poter condividere con tutt* voi ciò che fanno e ciò in cui credono, nella speranza di poter accendere consapevolezza e con l’intenzione di condividere arte.
Fate della vostra quotidianità arte.
E’ sempre festa nella casa del piacere.
